Il campo semantico del nulla (e rispettivi riferimenti) è rintracciabile anche in composizioni poetiche, oltre che in testi in prosa. Un esempio, è tratto da un ulteriore componimento di Leopardi, dove, nel suo pessimismo cosmico, denuncia la nullità dell'uomo rispetto all'universo, e invita per questo ad abbandonare il proprio orgoglio, le proprie speranze, le proprie aspirazioni. Rappresentativi sono i seguenti versi estratti del componimento “Ad Angelo Mai”:
Oh te beato,
A cui fu vita il pianto! A noi le fasce
Cinse il fastidio; a noi presso la culla
Immoto siede, e su la tomba, il nulla.
(Giacomo Leopardi – Ad Angelo Mai)
Giacomo Leopardi |
molto interessante
RispondiEliminaGrazie mille!
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