giovedì 30 aprile 2020

Il rapporto tra Dio e il nulla - STEP #12

Jakob Böhme

Il filosofo tedesco luterano Jakob Böhme (1575-1624) riflette ampiamente sul rapporto tra nulla e Dio. In particolare il suo pensiero si sofferma sul mistero della creazione. Secondo la religione cristiana, infatti, Dio ha creato l'universo dal nulla, e prima della creazione non esisteva alcunché, neanche Dio. Dunque il dubbio è su come si sia potuto creare Dio, se prima non esisteva alcunché. Al proposito Böhme afferma che:



"Il Nulla è Dio, e Dio ha fatto tutte le cose dal Nulla, ed è esso stesso il Nulla.
Ma questo Nulla è un Nulla «strano». Non è affatto un Nulla. E allora? Dio
stesso è il «vedere e sentire del Nulla»... ed è chiamato «Un Nulla» (pur
essendo Dio stesso) perché è incomprensibile e ineffabile"

per maggiori approfondimenti:

venerdì 24 aprile 2020

Parametro R0 nel COVID-19 - STEP #11

Un parametro importante in un’epidemia di una malattia infettiva è il cosiddetto R0 (molto sentito soprattutto in questo periodo di pandemia COVID-19), ovvero il “numero di riproduzione di base” che rappresenta il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto in una popolazione completamente suscettibile cioè mai venuta a contatto con il nuovo patogeno emergente. Questo parametro misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva.
R0 è funzione della probabilità di trasmissione per singolo contatto tra una persona infetta ed una suscettibile, del numero dei contatti della persona infetta e della durata dell'infettività questo ci dice che riducendo almeno uno dei tre parametri possiamo ridurre tale valore e quindi poter controllare, o almeno ritardare, la diffusione del patogeno ad altre persone.

Formula matematica del numero di riproduzione:

R0 (infection / contact) · (contact / time) · (time / infection)


Grafico del parametro R0

Utili riferimenti:

ISS

Protezione Civile (grafici):


sabato 18 aprile 2020

IN TIME - STEP #10

In Time è un film del 2011 scritto e diretto da Andrew Niccol. Le vicende narrate sono ambientate nell'anno 2169, in un’era in cui gli individui sono geneticamente programmati per vivere fino all'età di 25 anni. Da quel momento in poi, attraverso un chip installato nel loro braccio, parte un conto alla rovescia che permette loro di vivere solo un anno al termine del quale sono destinati a morire. Tuttavia, è possibile allungare la propria speranza di vita: infatti il tempo è, in quest'era, divenuto una vera e propria valuta, attraverso la quale la gente viene pagata.


Link al trailer del film: 

lunedì 13 aprile 2020

Il "ciclo dei tagli" di Fontana - STEP #09


 Il pittore Lucio Fontana (1899-1968), italiano di origini argentine, ha fondato il movimento spazialista. In questo manifesto sono poste le basi per una nuova forma d'arte, per la quale è necessario “un cambio nell'essenza e nella forma. È necessario il superamento della pittura, della scultura, della poesia e della musica. È necessaria un'arte che vada più d'accordo con le esigenze dello spirito nuovo”. Nella fase spazialista, Fontana creava opere d'arte incidendo lunghi tagli nella tela bianca. Le sue opere sono espliciti riferimenti al nulla e all'infinito, rappresentati con l'assenza di disegni nelle tele monocromatiche e con gli squarci nelle tele, che rappresentano l'assenza di materia.
Il taglio, dunque, rappresenta una pausa temporale che contiene al suo interno contemporaneamente il concetto di annullamento e quello di costruzione.

 Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1959. Galleria d'Arte del Naviglio, Milano


I "non esseri" e il numero - STEP #08

OSPITE: Quando parliamo dei «non esseri» non mettiamo forse mano ad attribuire loro la pluralità?
E dicendo «non essere» dunque non gli si riporta l'unità?
Eppure noi sosteniamo che non è giusto, né corretto tentare di adattare l'essere al non essere.
TEETETO: è verissimo quel che dici.
OSPITE: Ora concordi che non è possibile enunciare correttamente, né dire e neppure pensare il non essere in sé, ma
che è un qualcosa di impensabile, di indicibile, di impronunciabile, di illogico.
TEETETO: Sì , nel modo più assoluto.
OSPITE: Ma allora ci ingannavamo quando, poco fa, io mi proponevo di dire la più grande difficoltà della questione, ma poi ne abbiamo un'altra ancora più grande?
Come, o stupendo ragazzo! Non capisci che, in virtù di quel che è stato detto, il non essere fa trovare in difficoltà anche chi lo contesta, tanto che chi si mette a contestarlo è poi costretto a dire riguardo a quello delle cose in contraddizione con se stesso?
TEETETO: Come dici? Parla in modo ancor più chiaro.
OSPITE: Non occorre cercare in me nessun'altra cosa più chiara: ponendo infatti che il non essere non può aver parte né dell'unità né della molteplicità, ho detto poco fa e anche ora che lo stesso è uno e infatti io dico: non essere. Tu capisci, certamente.

[…]

OSPITE: Poniamo il numero, nel suo complesso tra gli esseri.
Non mettiamo mano dunque a riferire al non essere né la quantità e nemmeno l'unità del numero.
OSPITE: E come potrebbe uno affermare, se non con la bocca, o abbracciare, soltanto con il pensiero, «i non esseri», o anche «il non essere», senza ricorrere al numero?
[Platone, ”Il Sofista"]

Platone
Platone ha criticato la concezione del non-essere assoluto di Parmenide, riconoscendo come assoluto solo l'essere. Nel Sofista, Platone parla del non-essere relativo, visto che, nota Platone, la proprietà della non-esistenza può avere senso solo in seguito all'affermazione dell'esistenza, mentre non è vero il viceversa, ovvero che l'esistenza di un'entità ha senso solo se è affermata la sua non-esistenza. Quindi dall'esistenza si può derivare la non-esistenza mentre non si può fare il processo inverso.

martedì 7 aprile 2020

Ad Angelo Mai: un invito all'abbandono. - STEP #07


Il campo semantico del nulla (e rispettivi riferimenti) è rintracciabile anche in composizioni poetiche, oltre che in testi in prosa. Un esempio, è tratto da un ulteriore componimento di Leopardi, dove, nel suo pessimismo cosmico, denuncia la nullità dell'uomo rispetto all'universo, e invita per questo ad abbandonare il proprio orgoglio, le proprie speranze, le proprie aspirazioni. Rappresentativi sono i seguenti versi estratti del componimento “Ad Angelo Mai”:

Oh te beato,
A cui fu vita il pianto! A noi le fasce
Cinse il fastidio; a noi presso la culla
Immoto siede, e su la tomba, il nulla.
 (Giacomo Leopardi – Ad Angelo Mai)


Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi: il mondo e il nulla. - STEP #06

Zibaldone di pensieri


E' molto probabile rintracciare il concetto di zero o nullità all'interno di un testo di narrativa.
Un eclatante e ricercato esempio potrebbe proprio essere ritrovato all'interno della raccolta di pensieri di Giacomo Leopardi, lo Zibaldone, dov'egli si interroga ampiamente anche su cosa ci attende dopo la morte, trovando soluzione al dilemma, ancora una volta, nel nulla:






Tutto è nulla al mondo, anche la mia disperazione, della quale anche savio, ma più tranquillo, ed io stesso certamente in un'ora più quieta conoscerò, la vanità e l'irragionevolezza e l'immaginario. Misero me, è vano, è un nulla questo mio dolore, che in un certo tempo passerà e s'annullerà, lasciandomi in un vuoto, e in un'indolenza che mi farà incapace anche di dolermi. 
(Giacomo Leopardi – Zibaldone)

mercoledì 1 aprile 2020

ZERO REGOLE. ZERO PENSIERI. - STEP #05

Innumerevoli sono gli spot pubblicitari che fanno riferimento al concetto di “zero” o della nullità.


È particolarmente interessante, in questo spot della compagnia telefonica "Vodafone" del 2019, il nesso logico che si trova tra la vita dei bambini, priva di preoccupazioni e pensieri, e il pagamento rateale dell’economica tariffa telefonica, senza clausole e addebiti a sorpresa.

Di seguito il video completo dello spot: