venerdì 15 maggio 2020

La morte termica - la "fine" dello sviluppo - STEP #15

Il “rapporto sui limiti dello sviluppo”, commissionato dal Club di Roma, un'associazione di industriali, scienziati e giornalisti che, basandosi su (primitive, al tempo) simulazioni al computer, raccontavano lo stato del pianeta e delle risorse, della popolazione umana e dei sistemi naturali. Non era un libro di previsioni, ma solo di idee, suggerimenti e allarmi su come affrontare i problemi che, presumibilmente, si sarebbe trovato di fronte il nostro pianeta nel giro di pochi anni. «Badate», dicevano gli autori, «che il pianeta è limitato, e lo sviluppo economico e soprattutto sociale non può proseguire molto a lungo senza andare a scontrarsi con i confini fisici del pianeta.» Il libro diede il via a una serie di altre analisi della situazione della Terra basate su "mondi" costruiti al computer, via via più sofisticati.

Nello scenario dei “limiti dello sviluppo” si potrebbe parlare di morte termica, che avrebbe come conseguenza l’assenza di vita nell’universo.

Lord Kelvin
L'idea fu proposta da Lord Kelvin a partire dal 1851, partendo da osservazioni di Sadi Carnot del 1824 sulla perdita di energia meccanica sotto forma di calore.
Il teorema di Nernst è un importante risultato teorico che stabilisce che l'entropia di un sistema termodinamico (isolato) alla temperatura dello zero assoluto è una costante ben definita. Il terzo principio è conseguenza teorica e matematica del secondo.
Contrapposta alla "predizione" di una morte entropica dell'universo che è derivata dal secondo principio e in un orizzonte temporale non calcolato a priori, sul terzo principio alcuni basano la ricerca e possibilità tecnica di un prolungamento indefinito della vita dei singoli mediante ibernazione alla temperatura dello zero assoluto e stato di minima entropia, finora senza esito con nessuna forma di essere vivente.
Dunque Il secondo principio della termodinamica afferma che in un sistema isolato l'entropia tende ad aumentare nel tempo in modo irreversibile. L'universo delimita il perimetro di un sistema isolato, per cui è valido il secondo principio ora enunciato: se l'universo vive per un tempo sufficientemente lungo, raggiungerà asintoticamente uno stato nel quale tutta l'energia è uniformemente distribuita in tutte le direzioni dello spazio, e non saranno più possibili processi energetici (inclusa la vita).

" The Big Freeze"
Per questo si potrebbe avere in un futuro indeterminato una saturazione di entropia e l’esaurimento di energia libera che non permetterebbe più lo sviluppo della vita.


ulteriori approfondimenti del concetto:

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