venerdì 27 marzo 2020

Odissea: l'astuzia di "Nessuno" - STEP #04

Il concetto del nulla, prima di essere diffuso nella sua versione matematica, era già
presente nella cultura comune. Il più famoso e antico testo che ne fa uso è l'Odissea,
la grandiosa opera attribuita al poeta greco Omero, scritta nel 9° secolo a.C.

L'Odissea parla delle avventure di Ulisse dopo la caduta di Troia e del suo
interminabile viaggio lungo la strada di casa. Contiene al suo interno, oltre ad episodi
che ancora stimolano la fantasia a migliaia di anni di distanza, dei profondi spunti di
riflessione sull'avarizia, l'astuzia, l'amore, l'immortalità e anche sull'esistenza
dell'uomo. Intorno a quest'ultimo argomento ruota un episodio dell'Odissea, nel quale
Ulisse ed i suoi compagni sono stati catturati dal ciclope Polifemo, intenzionato a
mangiarli tutti uno alla volta.
Grazie alla sua astuzia, Ulisse escogita un piano per fuggire dalla grotta e ritrovare la
libertà. Fa ubriacare Polifemo, al quale aveva celato il suo nome, e lo convince di
chiamarsi Nessuno. Quindi con l'aiuto dei suoi compagni accieca l'unico occhio del
ciclope, e fugge via. A questo punto Polifemo, furioso, invoca a squarcia gola l'aiuto
degli altri ciclopi che vivono nell'isola, ma alla loro richiesta su chi lo abbia ferito, lui
risponde “Nessuno”, così i ciclopi credono si tratti di uno scherzo e non considerano 
le sue richieste.

Ciclope Polifemo 

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